Con un valore complessivo di oltre 260 Mld. di euro, il sistema agroalimentare italiano rappresenta un asset fondamentale per l’economia nazionale, e insieme al manifatturiero è il comparto leader nelle esportazioni del Made in Italy. Negli ultimi 200 anni, in relazione alla crescita della popolazione mondiale, è emersa la preoccupazione sulla capacità di incrementare la produzione agroalimentare. Le aziende del comparto agroalimentare, per far fronte alle richieste hanno spesso utilizzato tecniche capital intensive con effetti dannosi sull’ambiente. In questo contesto si incastrano le continue variazioni climatiche che hanno generato impatti sugli ecosistemi naturali e quindi anche sulle produzioni agricole. Ad esempio, in Puglia, l’emergere degli impatti climatici e la diffusione di patogeni (es. Xylella fastidiosa) ha messo a rischio sia il patrimonio naturalistico culturale che la produzione agricola. Da ciò l’esigenza di innovare tecniche e strutture agricole produttive, e dotarle di strumenti di monitoraggio e previsione ambientale a supporto della gestione e tutela del coltivato.
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