Battesimo sotto la pioggia (e dunque fortunato) per SIMPLe. Ha destato interesse e ammirazione la serra più avveniristica del mondo, dotata di un proprio “sistema nervoso” formato da sensori e con la strabiliante capacità di “comunicare” con gli umani in tempo reale. Una serra super ecologica e hi-tech. Tutti i risultati di questo straordinario progetto scientifico sono stati comunicati in un seminario dal titolo “Sistemi integrati automatizzati per la coltivazione indoor”, che si è venuto venerdì 16 giugno ed è stato articolato in due step: nella Serra Sperimentale SIMPLe ad Arnesano e presso l’Università del Salento, nell’Aula Fermi dell’Edificio “Aldo Romano”.
“SIMPLe: architettura e tecnologie per l’agricoltura 4.0” è stato il tema dell’intervento del direttore scientifico del progetto, Lucio Colizzi (Università degli Studi di Bari - Smarteducationlab - Responsabile scientifico del progetto). Gli altri interventi sono stati “SIMPLe: i modelli decisionali” con Emanuela Guerriero (Università del Salento, laboratorio -Business Analytics and Decision Support Systems); “Esperienze delle aziende” a cura di Cooperativa San Rocco e Masseria Bianca; “Può l’agricoltura 4.0 ridurre le emissioni di gas serra delle serre con coltivazione in suolo?” con Gabriele Pizzileo (CMCC),
L’ottica del progetto SIMPLe (PSR 2014/2020 Puglia – Misura 16 “Cooperazione” – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”) è stata quella di soddisfare le esigenze di sostenibilità ambientale proposte dalla Comunità Europea e allo stesso tempo, perseguire la competitività economica delle imprese agricole grazie alla riduzione del rischio ambientale, all’ammodernamento delle proprie strutture e alla capacità di fronteggiare le problematiche legate alla gestione delle colture, causate dalla variabilità climatica e/o dalla presenza di patogeni ed infestanti che danneggiano le colture, abbassandone la produttività.
“La presentazione dei risultati del progetto SIMPLe – commenta il direttore scientifico del progetto, Lucio Colizzi - è stata un'occasione straordinaria per evidenziare l'importanza di un approccio sostenibile e tecnologicamente avanzato nell'ambito dell'agricoltura. La serra sperimentale, con il suo cocktail di tecnologie integrate, rappresenta un significativo passo avanti verso un'agricoltura più ecologica ed efficiente. È fondamentale comprendere che l'agricoltura moderna non può più permettersi di sprecare risorse preziose come l'acqua e inquinare il suolo con l'eccesso di fertilizzanti”.
“Il seminario conclusivo – aggiunge - è stato un'opportunità per presentare i risultati straordinari raggiunti dal progetto SIMPLe e condividere le esperienze delle aziende coinvolte. Siamo fiduciosi che questa serra ecologica e hi-tech rappresenti un modello di riferimento per un futuro dell'agricoltura che sia sostenibile, efficiente e in grado di rispondere alle sfide ambientali che affrontiamo oggi. Continueremo a lavorare per promuovere un'agricoltura 4.0 che sia rispettosa dell'ambiente, garantendo al contempo la competitività e la prosperità delle imprese agricole”.